Spreco alimentare domestico: i risultati dell’indagine Adiconsum-APPLiA Italia
Il cibo riveste significati molteplici nella nostra società ed è investito di una valenza anche simbolica. Attraverso il cibo ci si prende cura di sé e dei propri cari, si avvalorano appartenenze culturali e sociali, si realizza la convivialità, si esprimono gli orientamenti etici e finanche le preferenze politiche. È in questo insieme di bisogni secondari che si innescano però delle dinamiche disfunzionali e si genera lo spreco: la produzione, la distribuzione ed il consumo sono soggetti a condizionamenti che lasciano cibo perfettamente commestibile sul campo, che lo fanno deperire sugli scaffali o che lo mandano a finire nella pattumiera delle nostre case. Adiconsum, l’associazione di consumatori promossa nel 1987 dalla CISL, punta sulla sensibilizzazione delle famiglie ai temi del consumo responsabile, sostenibile e solidale, conducendo campagne come “2gether2green”, il progetto di educazione al consumo circolare realizzato in collaborazione con APPLiA Italia, l’associazione dei produttori di elettrodomestici. L’indagine “2valuable2waste” che il progetto ha presentato a Roma il 2 dicembre con un “Aperitivo circolare”, parla chiaro: ci sono margini per un deciso abbattimento dello spreco alimentare domestico, disinnescando i condizionamenti sbagliati, colmando le lacune di informazione e costruendo competenze di corretta gestione della dispensa, conservazione degli alimenti, consumo creativo degli avanzi. Molte evidenze di ricerca hanno chiarito cosa si spreca, quanto e per quali motivi: con il nuovo sondaggio Adiconsum ha indagato più a fondo su chi spreca e sui meccanismi d’azione dello spreco “evitabile”, gli errori quotidiani che traducono i buoni propositi dei consumatori (sono davvero pochi a sprecare con noncuranza) in un bidone della spazzatura sempre pieno. |
Tra le variabili oggetto d’indagine, l’attitudine alla consapevolezza nelle scelte di acquisto, il tempo a disposizione, il grado di conoscenza delle tecniche e buone prassi di conservazione, la sicurezza nel valutare se il cibo “è ancora buono”, la gestione ordinata e attenta del frigorifero, il valore dell’esperienza, l’impegno al miglioramento e la fiducia nelle tecnologie che possono aiutare a non sprecare.
L’indagine affronta con voluta leggerezza e ironia il “terzo grado” proposto ai consumatori, incoraggiandoli a “raccontare” il loro approccio al momento degli acquisti e chiedendo di auto-definirsi per affinità con alcuni “stili” esemplificati – per gioco – dai titoli di celebri film. Il risultato è una profilazione poco scientifica, ma altamente suggestiva e anzi predittiva dell’inclinazione a gettare via troppi alimenti, come emerge dalle risposte. Ecco i profili in cui si sono identificati i consumatori:
- Rambo (47,4%) (“entro, compro rapidamente quello che ho sulla lista e torno a casa”): impegnatissimo, super-organizzato, fa la spesa in un lampo con la lista alla mano. Sensibile al tema ambientale, purtroppo è molto abitudinario e non si ferma a valutare i diversi prodotti. Profilo di spreco medio-basso, conta sull’arrivo della domotica per un aiuto.
- Vacanze romane (29%) (non ho una lista, preferisco aggirarmi tra gli scaffali e seguire l’ispirazione del momento, le offerte ecc.): il “giro al supermercato” è un’esperienza intrinsecamente piacevole e ricca di tentazioni, guidata dal suo istinto edonista, curioso e gaudente; compra troppo e spreca molto. E’ un consumatore che va preso per mano e accompagnato a trovare un giusto equilibrio fra la spinta consumista e consumo critico.
- Zombie (5.5%) (Entro nel supermercato controvoglia, mi trascino tra i corridoi e getto nel carrello cibo generico senza particolare attenzione): sconfortato, svogliato, disattento consumatore di “quello che capita”, si disinteressa agli aspetti nutrizionali e di sostenibilità, si fida poco delle “chiacchiere” della pubblicità e delle etichette; ha il frigo sempre caotico e spreca più di tutti.
- Predator (18.1%) (Mi muovo alla ricerca di offerte con un armamentario di volantini, tessere e buoni sconto): un ottimizzatore della spesa, che confronta e sceglie, insegue i prodotti preferiti da un’offerta all’altra, acquista programmando e selezionando; è un consumatore che non spreca molto, non per distrazione o incuria.
A queste categorie di consumatori, desiderose di essere attente all’ambiente ma che ancora non riescono ad evitare del tutto lo spreco, il progetto “2gether2green” darà informazioni chiare ed affidabili per essere saldamente alla guida delle proprie decisioni d’acquisto e di consumo, assistendole nella coerente trasposizione dei valori in comportamenti quotidiani coerenti.
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