Approvato ECOBONUS del 50% su mobili e grandi elettrodomestici
Si è concluso ieri con l'approvazione finale della Camera dei Deputati l'iter del DL 4 giugno 2013 n. 63, che concede l'ecobonus del 50% su mobili e elettrodomestici nell'ambito delle ristrutturazioni edilizie.
Per la piena operatività, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, saranno necessari i chiarimenti attesi dall'Agenzia delle Entrate, in particolare per quanto riguarda la semplificazione della documentazione d'acquisto degli elettrodomestici richiesta per ottenere la detrazione fiscale (ecobonus).
Può anche essere che la validità del provvedimento sia resa retroattiva dall'Agenzia delle Entrate a partire dal 6 giugno 2013, data del Decreto Legge.
Per quanto si riferisce agli elettrodomestici:
- La detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di € 10.000, deve essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo;
- L'acquisto deve avvenire in data successiva all'inizio dei lavori di ristrutturazione edilizia avviati a partire dal 26 giugno 2012. Un'interpretazione estensiva della legge collega l'ecobonus per gli elettrodomestici anche a lavori di manutenzione destinati a evitare infortuni domestici o prevenire rischi di atti illeciti compiuti da terzi: per esempio, rifacimento pavimenti, porte, infissi, impianti elettrici, servizi igienici;
- La norma vale per gli acquisti fino al 31 dicembre 2013. Va detto che il testo approvato dal Parlamento contiene una raccomandazione (in pratica, un obbligo) al Governo per rendere stabile la detrazione anche nel 2014 e negli anni a seguire.
- Secondo quanto comunicato dall'Agenzia delle Entrate il 4 luglio 2013, per usufruire dell'ecobonus è necessario eseguire i pagamenti di mobili ed elettrodomestici mediante bonifici bancari o postali. Su questo punto sono attese ulteriori informazioni.
La dizione "elettrodomestici" non fa distinzione tra incasso e libera istallazione e comprende, oltre a lavatrici, lavastoviglie, lavasciuga, asciugatrici, frigoriferi, combinati, congelatori, cantinette (tutti in classe A+ e superiori), forni (classe A), anche (secondo la nostra interpretazione) cappe e piani di cottura in quanto parte integrante dei "mobili", nonostante siano ancora sprovvisti di etichetta energetica, peraltro prevista. "Prevista" è l'espressione che compare nell'art. 16 comma 2 della legge.
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito di Federlegno (www.bonusmobili.it) per quanto riguarda l'incasso e su quello di Aires Italia (www.airesitalia.it) per la libera istallazione.
Per quanto si riferisce alla detrazione del 65% per il risparmio energetico, che riguarda le pompe di calore, le modifiche introdotte dalla Camera e successivamente modificate dal Senato, vincolano la detrazione all'obbligo dell'Attestato di Prestazione Energetica (Ape) al momento della compravendita di immobili e locazioni. La questione dovrebbe essere risolta quando la norma verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, nell'ambito del cosiddetto "decreto del fare".